Le Baruffe di Arlecchino e altre commedie



“..Sono poveri diavoli in viaggio, chiamati in scena per portare a chiunque, per mari, fiumi e monti, il loro conforto infernale…”
(Nicola Fano)
“Che cosa ci vieta di dire la verità ridendo?”
(Orazio)
Lo spettacolo nasce da uno studio della Commedia dell’Arte, stile fondamentale del teatro gestuale e grande patrimonio culturale del teatro italiano che possiamo definire come “infanzia del teatro”, ma anche come genere attuale in grado di adattarsi ad ogni testo.
In questo territorio sono chiamate in causa le Maschere: antiche stilizzazioni di personaggi, dai servi, ossia Arlecchino, gli Zanni e Colombina, agli Innamorati, ai Capitani, ai grandi vecchi come Pantalone e i Dottori, tutti coinvolti nei grandi imbrogli della natura umana: far credere, lusingare, approfittare di tutto, tendere la trappola. Esse spesso si esprimono in “grammelot”, una specie di linguaggio universale che può richiamare nei suoni, dialetti e lingue di ogni genere ed essere compreso da tutti e ben presto, trascinate dalla loro stessa follia, si trovano prese nei loro stessi intrighi.
Dalla Commedia dell’Arte trasse ispirazione per sue geniali opere Molière e lo spettacolo esprime un confronto tra alcuni dei suoi grandi personaggi e i più antichi Canovacci .
  1. Vedremola Mascheraevolversi e diventare personaggio….il resto è Commedia. Lo spettacolo è per tutti, grandi e piccini.
Regia Laura Teodori
aiuto regia Fulvio Barigelli
Luci e Fonica Pantera Studios
con Flavio Anzidei, Arianna Arista, Fulvio Barigelli, Tiziano Ferracci, Valerio Mammolotti, Roberta Riccardi, Paola Staiano, Flora Ventura
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